Il mondo degli investimenti non è un affare per soli uomini. Anzi, attrae sempre più donne. Ad oggi in Europa quasi 1 donna su 3 investe (il 29%), in aumento dell’11% rispetto all’anno precedente, contro una crescita del 4% tra gli uomini nello stesso periodo. Lo rivela la ricerca People & Money 2024, commissionata da BlackRock all’istituto YouGov e condotta su 14 paesi europei. Dall’indagine emerge non solo che le donne sono il gruppo demografico in più rapida crescita ma anche che guideranno la prossima ondata di investimenti in Italia, con quasi la metà (49%) dei nuovi investitori che, secondo le aspettative, saranno donne.

Donne avanti tutta negli investimenti

Negli ultimi 12 mesi la crescita degli investitori in Europa è stata trainata da donne di tutte le età. Il numero di donne che investono è aumentato dell’11% rispetto all’anno precedente (con un’incidenza nel 2024 del 29% sul numero complessivo), contro una crescita del 4% tra gli uomini nello stesso periodo (47% nel 2024). Sebbene le donne siano il gruppo demografico in più rapida crescita, c’è comunque ancora molta strada per raggiungere la parità di genere. Ma le prospettive appaiono più rosee. Secondo l’indagine, le donne e i giovani guideranno la prossima ondata di investimenti in Italia, con quasi la metà (49%) dei nuovi investitori che, secondo le aspettative, saranno donne.

In crescita anche Gen Z e Millennials

Lo studio mostra anche un aumento significativo rispetto all’anno precedente da parte di alcuni gruppi di età, con i giovani in testa. Ad oggi, infatti, sempre in Europa, poco meno della metà, per la precisione il 46%, dei Millennials (età compresa tra i 25 e i 34 anni) investe, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente. E secondo le proiezioni, il 30% dei futuri investitori avrà un’età compresa tra i 18 e i 34 anni (rispetto al 38% e al 20% attuali).

“Dal 2020 gli investimenti delle famiglie in Europa sono aumentati significativamente, grazie a una combinazione di fattori, – spiega Timo Toenges, Head Digital Wealth EMEA di BlackRock – tra cui la riduzione delle barriere di accesso agli investimenti attraverso i canali digitali, sia da parte delle nuove piattaforme che delle banche tradizionali”. Ma non solo. A giustificare questo maggiore interesse verso gli investimenti sono anche alcuni fattori, come la mancanza di sufficienti soluzioni previdenziali, e un recente contesto di mercato, caratterizzato da alta inflazione, che ha maggiormente penalizzato la liquidità ferma sui conti. “L’insieme di queste tendenze ha indotto milioni di europei a rivolgersi ai mercati dei capitali per assicurarsi un futuro finanziario migliore a lungo termine, con un numero di investitori in costante crescita”, precisa l’esperto di BlackRock.

Dove si investe? Bond i più gettonati, ma cresce interesse per le cripto

L’obbligazionario è una delle categorie di investimento in più rapida crescita e tra le più apprezzate nell’ultimo periodo. Quasi un investitore su cinque (il 17%) in Europa, infatti, detiene obbligazioni governative o societarie, riflettendo il contesto di rendimenti più elevati dell’ultimo anno (si ricorda infatti che per la prima volta dal 2007, oltre l’80% dei diversi segmenti del reddito fisso ha avuto l’anno scorso un rendimento superiore al 4%).
L’Italia non si discosta da questa tendenza. Quasi la metà degli italiani (il 45%) ha scelto le obbligazioni, rendendole anche l’opzione di investimento di preferenza e il prodotto a maggiore crescita, con un incremento di oltre un quinto (21%). Gli italiani confermano di essere più propensi a investire in obbligazioni anche nei prossimi 12 mesi (8%, la maggior propensione tra i diversi mercati).

E riguardo alle nuove tendenze, merita una riflessione lo spostamento registrato in Europa verso le criptovalute, dato che poco più di un investitore su cinque ha segnalato di investire in Bitcoin & Co (22%). La crescita degli investimenti in criptovalute è stata più evidente tra le donne, con un aumento del 18% rispetto all’anno precedente (rispetto al +4% tra gli uomini).

Cosa tiene lontano le persone dagli investimenti?

Altro spunto di riflessione arriva anche dalle ragioni che tengono lontano le persone dal mondo degli investimenti. In Italia, ad esempio, quasi un terzo degli intervistati (27%) non possiede prodotti di risparmio o di investimento. Ebbene, tra le principali barriere all’ingresso nel mercato, il 71% degli intervistati in Italia, che appunto non possiede prodotti di risparmio o di investimento, cita la mancanza di denaro sufficiente. Mentre la Generazione Z e i Millennials sono più propensi a dichiarare di non capire come investire, con il 61% che indica la mancanza di conoscenze come principale barriera all’ingresso.

Anche a livello europeo, la maggioranza (56%) della Generazione Z e dei Millennial ha indicato la mancanza di conoscenze come la ragione principale per non investire, da cui si deduce la necessità (e l’urgenza) di una maggiore educazione finanziaria.

 

Valeria Panigada